Fattori Psicologici della Salute CardioVascolare

 “Date parole al dolore:
il dolore che non parla
bisbiglia al cuore sovraccarico
e gli ordina di spezzarsi”

Macbeth atto IV. scena III (1605)
di William Shakespeare

Che la salute cardiovascolare di un individuo dipenda da come esso vive è un aspetto certamente noto, spesso però i servizi sanitari si sono concentrati quasi esclusivamente su comportamenti evidenti sul piano delle attività, come una corretta alimentazione in rapporto al fabbisogno energetico giornaliero, un’adeguata attività fisica o l’abuso di sostanze. Finalmente dallo scorso anno le Linee Guida Europee per la Prevenzione deiFattori Psicologici e Salute Cardiaca Disturbi Cardiovascolari, recependo le conoscenze scientifiche presenti nella letteratura internazionale da circa quaranta anni, hanno esplicitato alcuni fattori psicologici collegati alla salute cardiovascolare.
Questi fattori agiscono sia aumentando il rischio patologico sia sull’andamento di un eventuale disturbo. Possiamo organizzare la disamina di questi fattori partendo da alcune caratteristiche manifeste nell’umore, passando poi per i comportamenti, fino a focalizzarci su alcuni aspetti strutturali della personalità.

L’umore
Comunemente definiti sintomi quali ansia, depressione e rabbia, sono delle manifestazioni estreme di una emotività incontrollabile che deprimono o attivano eccessivamente l’organismo rompendo il suo stato di equilibrio.

I comportamenti
Passiamo ora a una serie di comportamenti e atteggiamenti definiti “tipo A” e “tipo D”.
Ilcomportamento di Tipo A comportamento di tipo A si caratterizza per impazienza, competizione con gli altri, grandi ambizioni, atteggiamenti aggressivi e ostili, e una difficoltà a rilassarsi anche nei momenti di quiete.
Il comportamento di tipo D si presenta nelle persone con una spiccata insicurezza in presenza di altri, questi individui rifuggono le situazioni sociali e mantengono quindi pochissimi rapporti con gli altri, raramente condividono i loro stati emotivi negativi per paura che per questo essi vengano rifiutati. Se nella persona con comportamento di tipo A, sono evidenti le implicazioni della sua vita frenetica sul sistema cardiovascolare sottoponendo il cuore ad un alta reattività, nell’individuo con comportamento di tipo D, la quasi completa assenza del supporto sociale degli altri, produce uno stato di costante percezione di vivere in condizioni stressanti.

La struttura di personalità
Descriviamo ora due caratteristiche specifiche della personalità: il senso di padronanza rispetto a eventi e situazioni e il rapporto con i propri stati emotivi. Questi aspetti non sono evidenti a una indagine diretta ma solo attraverso un colloquio.
La sensazione di poter, attraverso le proprie azioni, incidere sugli eventi della propria vita predispone le persone a un atteggiamento positivo, la sensazione opposta, che qualsiasi comportamento che si mette in atto non potrà influenzare gli eventi personali incide negativamente sulla salute cardiovascolare.
La letteratura scientifica ha evidenziato la presenza di persone, che anche inconsapevolmente, hanno difficoltà aSenza emozioni entrate in contatto con le loro emozioni, i loro discorsi con gli altri tendono a basarsi solo su fatti concreti e in loro non appare nessun coinvolgimento emotivo anche quando si riferiscono a situazioni che li riguardino personalmente. Queste persone vivono le situazioni attorno a loro in modo freddo e razionale. La loro difficoltà a pensare le emozioni non gli permette di modulare le emozioni che si manifestano nell’organismo incidendo anche sul sistema cardiocircolatorio.

(Ottobre 2013)