La Gestione dello Stress

Lo stress è una risposta psicofisica che l’individuo mette in atto nel fronteggiare alcune situazioni della vita. Non necessariamente lo stress è negativo, ma in quei casi in cui le situazioni da affrontare superano le risorse personali e sociali si entra in uno stato patologico che comporta l’esaurimento delle energie dell’organismo incidendo sull’equilibrio mentale e fisico (per una trattazione più ampia del concetto di stress si rimanda all’articolo “Lo stress della vita quotidiana”).

Differenti tipi di stress
Cos’è che definisce una situazione stressante? Nonostante non sia possibile definirlo a priori, se non si prende in considerazione le caratteristiche individuali della persona che si trova a fronteggiare una situazione, possiamo individuare differenti categorie di stress: uno stress ambientale cronico dovuto a situazioni che si ripetono nel tempo con una certa frequenza, uno stress acuto dovuto a un evento critico.

Lo stress ambientale cronico
Riguarda situazioni che fanno parte delle abitudini di vita dell’individuo come una insoddisfacente qualità del sonno o una limitata autonomia nell’organizzazione della propria attività lavorativa (per una trattazione più ampia del concetto di stress sul lavoro si rimanda all’articolo “La valutazione di stress nei luoghi di lavoro: l’Italia arranca verso l’Europa”). Queste situazioni non sono stressanti se si manifestano sporadicamente ma lo diventano quando si cronicizzano nelle abitudini di vita delle persone e per questo motivo viene spesso sottostimata la loro gravità.

Lo stress acuto dovuto a un evento critico
Riguarda qualsiasi situazione che porta le persone a provare reazioni emotive particolarmente forti, tali da interferire con le loro capacità di agire sia al momento dell’evento che in seguito. Eventi critici possono essere ad esempio gravi incidenti in cui c’è un pericolo di vita, sparatorie della polizia, licenziamenti sul lavoro improvvisi. In queste situazioni viene messa in crisi la capacità di elaborare emotivamente la situazione.

Lo stress dei professionisti dell’emergenzaEmergency
Ci sono delle categorie professionali, come i militari negli scenari di guerra o gli operatori sanitari nei reparti di emergenza, che si confrontano frequentemente con eventi critici che diventano parte della loro giornata lavorativa. In queste situazioni, se il personale non è adeguatamente supportato, oltre ad elevati livelli di stress è alta la probabilità in queste persone di sviluppare un esaurimento emotivo e un atteggiamento di cinismo verso gli altri.

Come gestire lo stress
Lo stress essendo un fenomeno multidimensionale va affrontato considerando più livelli: la fisiologia dell’organismo, gli stati emotivi e i pensieri dell’individuo e le sue relazioni sociali significative. In questi livelli occorrerà migliorare le risorse a cui la persona può ricorrere per fronteggiare lo stress.

La fisiologia dell’organismo
Tutti noi abbiamo una rappresentazione del corpo all’interno del nostro cervello, una sorta d’immagine topografica che ci permette di esperire la nostra fisicità, nonostante ciò ognuno ha una differente esperienza dei suoi distretti muscolari. Quindi sono possibiliGestione dello Stress differenti rapporti con il proprio corpo e questo implica anche una diversa capacità di monitorarlo attraverso le sensazioni. Lo stress influenza la fisiologia dell’organismo attraverso la produzione ormonale, se queste modificazioni vengono sottovalutate o ignorate presto le energie dell’organismo si esauriranno o una prolungata iper-attivazione potrebbe favorire fenomeni patologici (come gli eventi cardiovascolari). Un aspetto rilevante nella gestione dello stress è migliorare il rapporto con il proprio corpo e le relative sensazioni.

Le emozioni
Ovviamente lo stress incide anche sull’umore, inoltre già l’umore che una persona ha di base può o meno predisporre ad affrontare delle situazioni, ad esempio chi presenta un ansia di fondo tenderà a vivere più facilmente gli imprevisti come eventi catastrofici. L’informazione emotiva può essere processata dal cervello sia in un modo più istintuale sia in un modo più ragionato (per una trattazione più ampia del processamento dell’informazione emotiva nel cervello si rimanda all’articolo “I sentieri delle Emozioni”. Un frequente processamento istintuale sottopone l’organismo a una maggiore reattività alle situazioni che accadono all’individuo. Diviene quindi rilevante facilitare una maggiore modulazione degli stati emotivi attraverso un processamento più ragionato.

I pensieri
Di fronte a una situazione percepita come stressante è importante considerare quale sia l’approccio cognitivo della persona, se ad esempio si ritiene di poter affrontare la situazione oppure si preferisca evitarla. Non esiste a priori un approccio migliore, dipende sia dalle caratteristiche della situazione e soprattutto la capacità dell’individuo ad avere approcci mentali flessibili. In questo caso si può lavorare per migliorare la capacità di risolvere i problemi e produrre maggiori alternative di soluzione.

Il rapporto con gli altri
Ormai sappiamo da diversi anni che non esistono solamente risorse e capacità individuali ma anche quelle sociali, ovvero quanto le persone importanti a livello affettivo possano fornire un supporto emotivo. Nonostante questo sia un aspetto concreto che dipende dalle persone significative della nostra vita, dobbiamo considerare che ogni individuo durante la sua esistenza mette in atto delle strategie relazionali per costruire delle relazioni profonde e durature. Queste strategie possono essere più o meno efficaci, o sconfinare addirittura in una inibizione sociale in cui raramente si manifestano agli altri i propri stati emotivi per paura di essere rifiutati. Lavorare sulle competenze relazionali è un altro elemento importante di un approccio multidimensionale allo stress.

Conclusioni
Nonostante quando si lavori per migliorare la gestione dello stress è utile considerare tutti i livelli indicati, nel caso di stress ambientale cronico occorrerà focalizzarsi maggiormente sui pensieri per favorire nuove strategie di soluzione dei problemi che permettano di modificare l’abitudine stressante acquisita, mentre per lo stress acuto dovuto a un evento critico occorrerà maggiormente favorire a livello emotivo il processamento dell’evento attraverso modalità più ragionate.

(Ottobre 2014)