Come le Stagioni Influenzano l’Umore

“Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un’altra estate”

Da “Inverno” di Fabrizio De Andrè, 1968

Che per la maggior parte di noi le belle giornate facciano stare bene, mentre i periodi freddi e uggiosi mettano un po’ di tristezza è qualcosa di assodato. Ma ci sono delle situazioni in cui le stagioni presentano un notevole impatto sul nostro stato d’animo. Cosa succede in questi casi e perché avviene?

La Meteoropatia

La meteoropatia è un insieme di particolari disturbi che compare nelle persone quando si verificano variazioni meteorologiche. I sintomi più frequenti che si possono presentare, oltre alle variazioni dell’umore, sono insonnia, emicrania e ipereccitabilità. Si stima che circa il 25% della popolazione, con i cambiamenti stagionali, vada incontro a una serie di modificazioni delle loro abitudini nel ritmo sonno-veglia (quanto si dorme e in che orari), del peso e delle attività sociali e lavorative, tutti questi aspetti influirebbero assieme a caratteristiche individuali a influenzare l’umore.  

 Il Disturbo Affettivo Stagionale

Nella stagione invernale per alcune persone si può presentare un vero e proprio disturbo affettivo stagionale che si manifesta con ricorrenti stati depressivi, associati ad irritabilità, ansia, sonnolenza, aumento dell’appetito, aumento di peso, difficoltà lavorative ed interpersonali, diminuzione del piacere sessuale, irregolarità mestruali. Si stima che in Italia la diffusione del disturbo con manifestazioni conclamate è del 3,5% e con una sintomatologia lieve dell’11,5%; per oltre l’80% si tratta di donne che sono più soggette ai ritmi psicobiologici. L’età d’insorgenza è tipicamente nella terza decade di vita, e sia l’incidenza che la durata del disturbo aumenta con la latitudine (più si è vicini ai poli, più si è soggetti al disturbo). C’è quindi uno lo stretto legame tra la diminuzione della luce solare, che si verifica durante l’inverno, e l’insorgenza della sintomatologia.

I Ritmi dell’Organismo

Dobbiamo considerare che in tutti gli esseri viventi numerose funzioni dell’organismo hanno un andamento periodico. Variazioni ritmiche sono state osservate sia nelle funzioni dei neurotrasmettitori del cervello (es. serotonina), sia nella produzione di diversi ormoni (messaggeri chimici che regolano le attività dell’organismo, es. melatonina). La maggior parte di questi ritmi biologici è influenzata da orologi interni regolati dalle cadenze di alcune situazioni ambientali quali luce/buio, caldo/freddo, stagioni. 

I Meccanismi che Stanno alla Base

La particolare ciclicità dei disturbi meteoropatici in generale e del disturbo affettivo stagionale in particolare, ha permesso agli studiosi di approfondire i processi che ne stanno alla base evidenziando modificazioni di tipo neurotrasmettitoriale e ormonale. Nello specifico la quantità, intensità e il periodo (nelle 24 ore) della luce, presente in una determinata stagione, agisce attraverso le connessioni tra retina e cervello. Si modifica la quantità di serotonina nel cervello e di melatonina in circolo nell’organismo: durante l’inverno c’è una minore disponibilità di serotonina e una maggiore produzione di melatonina che possono comportare umore negativo, stanchezza e sonnolenza. Sul versante delle caratteristiche di personalità sappiamo che, gli individui più soggetti a modificare il loro umore in conseguenza delle stagioni, presentano una cronica percezione di stress negativo per la loro situazione di vita e una marcata tendenza a vivere le loro emozioni intensamente. Fattori dell’organismo e fattori di personalità, quindi, si combinerebbero producendo una spiccata “sensibilità” stagionale.

(Settembre 2010)